Sale bingo (Cisal – Anpit) – Nuovi minimi retributivi (CCNL 23.11.2023)

Il CCNL 23.11.2023 rinnova la disciplina applicabile ai dipendenti delle sale da bingo e gaming hall aderenti ad Anpit.
La nuova disciplina decorre dall’1.12.2023 e scadrà il 30.11.2026.
Rinnovati i valori della retribuzione conglobata mensile (PBNCM) con decorrenza 1.12.2023, 1.12.2024 e 1.12.2025 e definito l’importo dell’una tantum da erogare a dicembre 2023 e giugno 2024.

Operazioni triangolari – Designazione del debitore d’imposta – Fatturazione

Nelle operazioni “triangolari comunitarie”, un soggetto passivo italiano può acquistare beni da un fornitore UE, conferendo a quest’ultimo l’incarico di trasportare le merci al proprio cliente in un altro Stato membro. Laddove il trasporto avvenga a cura o a nome del primo cedente, il promotore dell’operazione non è tenuto ad identificarsi né nello Stato membro di partenza, né in quello di arrivo, nel caso in cui proceda alla designazione del secondo cessionario quale debitore d’imposta (artt. 38 co. 7, 40 co. 2 e 44 co. 2 lett. a) del DL 331/93).
Per quanto concerne la fatturazione, il soggetto passivo stabilito in Italia (C.M. 23.2.94 n. 13):
– riceve una fattura senza imposta, “integrandola”, indicando, in luogo dell’imposta, il titolo di non imponibilità ex art. 46 co. 1 del DL 331/93 e annotandola a norma del successivo art. 47;
– emette una fattura senza IVA, ex art. 41 del DL 331/93, che “deve contenere il numero di identificazione attribuito al cessionario dallo Stato membro di destinazione dei beni e la designazione dello stesso quale debitore d’imposta” (art. 46 comma 2 ultimo periodo del DL 331/93), annotandola distintamente nel registro delle fatture di cui all’art. 23 del DPR 633/72.
Qualora si decida di emettere fattura elettronica (facoltativa nei rapporti con soggetti non residenti), nel file XML andrà riportato il codice N3.2.

Provvedimento di cessazione della partita IVA successivo alla richiesta di chiusura – Effetti – Divieto di compensazione orizzontale – Regime sanzionatorio – Novità della L. 213/2023 (legge di bilancio 2024)

L’art. 1 co. 99 della L. 213/2023 ha esteso gli effetti derivanti dalla chiusura ex officio delle false partite IVA, da parte dell’Agenzia delle Entrate, ai sensi dell’art. 35 co. 15-bis.2 del DPR 633/72, anche al caso in cui il contribuente abbia fatto domanda di chiusura della partita IVA nei 12 mesi precedenti.
Inoltre, l’art. 1 co. 97 della L. 213/2023 prevede il divieto di compensazione “orizzontale” delle imposte con altri tributi o contributi, a decorrere dalla data di notifica del provvedimento di esclusione.
L’esclusione opera a prescindere dalla tipologia e dall’importo dei crediti, anche qualora questi ultimi non siano maturati con riferimento all’attività esercitata con la partita IVA oggetto del provvedimento, e rimane in vigore fino a quando la partita IVA risulti cessata (art. 17 co. 2-quater del DLgs. 241/97).
Infine, l’Agenzia delle Entrate può irrogare una sanzione pari a 3.000 euro, senza cumulo giuridico (art. 11 co. 7-quater del DLgs. 471/97). Il nuovo art. 35 co. 15-bis.3 prevede espressamente l’applicabilità della suddetta sanzione anche a seguito del provvedimento di cessazione della partita IVA per la quale era stata chiesta la chiusura negli ultimi 12 mesi.

Credito d’imposta per investimenti pubblicitari 2023 – Dichiarazione sostitutiva -Trasmissione dalle ore 14 del 9.1.2024 alle ore 24 del 9.2.2024 (comunicato Dipartimento informazione e editoria 8.1.2024)

Con comunicato 8.1.2024, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha annunciato che i soggetti che hanno presentato la “comunicazione per l’accesso” al bonus pubblicità per l’anno 2023 (art. 57-bis del DL 50/2017), possono presentare le “Dichiarazioni sostitutive relative agli investimenti pubblicitari realizzati” nel medesimo anno.
Il modello di dichiarazione sostitutiva telematica deve essere inviato:
– dalle ore 14:00 del 9.1.2024 alle ore 24:00 del 9.2.2024;
– tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, attraverso l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, accessibile con Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Le novità in materia di lavoro e previdenza

1. LE NOVITÀ DI DICEMBRE IN PILLOLE
2. L’INFORMAZIONE PRATICA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
– Le principali novità in materia di lavoro e previdenza della legge di bilancio 2024
– Istruzioni INPS per i conguagli contributivi di fine 2023
– La disciplina del contratto occasionale di manodopera agricola al vaglio dell’INPS
– Le novità in materia di lavoro e previdenza del DL “Anticipi” convertito
3. IL PUNTO SULLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
– Le novità di dicembre in pillole
– Il tema del mese: la disciplina dell’assunzione e del periodo di prova nel CCNL Studi professionali
– Il focus sui prossimi adempimenti: lo scadenzario di gennaio 2024
4. LE AGEVOLAZIONI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
– Gli incentivi del Bando ISI 2023 per la sicurezza nei luoghi di lavoro

Clicca qui per leggere la circolare

Rilevanza penale del credito inesistente

Disattendendo il recente orientamento delle Sezioni Unite (sentenze 11.12.2023, nn. 34419 e 34452), la Corte di
Cassazione, Terza sezione penale, con la sentenza 2.01.2024, n. 6, ha stabilito che ai fini penali la nozione di
credito inesistente è più ampia di quella amministrativa.

La pronuncia riguarda una compensazione di crediti fittizi che, secondo la difesa, era agevolmente individuabile
mediante un controllo formale o comunque dai dati in possesso dell’Amministrazione; da qui la configurabilità ex art.
13, D.Lgs. 471/1997, di un credito non spettante e non inesistente, come contestato, stante la necessità della
doppia condizione: 1) fittizietà del credito o carenza del presupposto; 2) impossibilità di riscontrare la violazione
mediante procedure automatizzate o controllo formale

Secondo i giudici di legittimità, la definizione in questione, desumibile dall’art. 13 come modificato dal D.Lgs.
158/2015, è applicabile soltanto agli illeciti amministrativi, mentre ai fini penali risulterebbe del tutto irrilevante la
seconda condizione, cioè le modalità attraverso cui la violazione potrebbe essere individuata.

Plusvalenza da cessione di immobili oggetto di ristrutturazione

La legge di Bilancio 2023 prevede che la vendita di immobili ristrutturati, che hanno beneficiato del superbonus al
110%, entro 10 anni dai lavori eseguiti, fatta eccezione per l’abitazione principale, genera una plusvalenza soggetta
a tassazione.

A queste plusvalenze si può applicare l’imposta sostitutiva del 26%. La plusvalenza è determinata dalla differenza
tra il corrispettivo percepito nel periodo d’imposta e il prezzo d’acquisto o il costo di costruzione del bene ceduto,
aumentato di ogni altro costo inerente al bene medesimo e, in presenza di immobili acquisiti per donazione, si
assume come prezzo di acquisto o costo di costruzione quello sostenuto dal donante.
Nel caso in cui gli interventi si siano conclusi da non più di 5 anni all’atto della cessione, non si tiene conto delle
spese relative a tali interventi, qualora si sia fruito dell’incentivo nella misura del 110% e siano state esercitate le
opzioni di cessione del credito o sconto in fattura praticato dal fornitore.

Contraddittorio preventivo e legittimo affidamento

Il decreto legislativo di revisione dello Statuto del contribuente prevede, tra l’altro, l’introduzione di un contraddittorio
procedimentale generalizzato. Infatti, per tutti gli atti autonomamente impugnabili, è necessario che siano preceduti,
a pena di annullabilità, da un contraddittorio informato ed effettivo. Il contribuente non è quindi più onerato dalla
prova di resistenza.
Inoltre, è stata prevista una maggiore valorizzazione del principio del legittimo affidamento, introducendo un
periodo, alla fine dell’art. 10, c. 2 dello Statuto, che consente di non limitare la rilevanza del principio del legittimo
affidamento all’efficacia esimente (non applicazione di sanzioni e degli interessi moratori), ma escludere anche la
debenza del tributo

Autotutela nello Statuto del contribuente

Il decreto legislativo di riforma dello Statuto del contribuente prevede l’introduzione dell’autotutela obbligatoria
quando ricorrono i tassativi casi di manifesta illegittimità degli atti impositivi. Tra tali fattispecie vi sono l’errore sul
presupposto d’imposta o l’omessa considerazione dei pagamenti eseguiti e della mancanza di documentazione poi
sanata, purché non oltre i termini decadenziali

Vi è poi l’autotutela facoltativa che interessa ogni ipotesi di illegittimità o infondatezza dell’atto o dell’imposizione,
compresi i casi in cui l’autotutela obbligatoria non sia esercitabile stante il decorso di un anno dalla definitività
dell’atto viziato.

Tabelle Aci 2024

Sulla Gazzetta Ufficiale 22.12.2023, n. 298 sono state pubblicate le tabelle Aci per il calcolo del fringe benefit
relativo ai veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti. Tali tabelle sono da utilizzare dal 1.01.2024.
Tra le principali novità rispetto allo scorso anno: il generalizzato aumento dei costi chilometrici di esercizio di
autovetture e motocicli ed il rilevante numero di autoveicoli e motocicli che entrano nelle nuove tabelle e quelli che
ne escono.