Hai ristrutturato casa? Agevolazione fiscale anche sull’acquisto dei mobili ed elettrodomestici.

Il bonus mobili è un’agevolazione fiscale che consente di recuperare in dichiarazione dei redditi, nella misura del 50%, le spese documentate relative all’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici da destinare all’immobile che è stato oggetto di ristrutturazione.

Ma ecco a seguire gli otto punti da tenere presente affinché non venga disconosciuta la detrazione:

1) La data di acquisto dei mobili

  • La detrazione fiscale spetta per le spese sostenute durante l’anno 2015. Per chi paga mediante bonifico bancario parlante, la data è quella dell’ordinativo alla banca. Per chi paga con bancomat o carta di credito, la data di pagamento è quella del giorno di utilizzo indicata nella ricevuta di transazione (e non quella di addebito sul conto corrente).

2) I lavori che danno diritto al bonus mobili

  • Bisogna aver avviato, in un’unità residenziale, lavori che siano almeno di manutenzione straordinaria.

3) La data di inizio lavori

  • La data di inizio lavori deve essere precedente a quella dell’acquisto dei mobili. Questa può essere provata dalla data del titolo abilitativo (es. scia) o dalla comunicazione all’Asl oppure, per gli interventi che non necessitano di alcun titolo, da un’autocertificazione.

4) Gli acquisti agevolati

  • I mobili acquistati devono essere nuovi ed utilizzati per arredare l’immobile ristrutturato (es. cucine, letti, divani, tavoli). I grandi elettrodomestici devono essere di classe energetica A+(A per i forni);
  • Nell’agevolazione non rientrano i complementi d’arredo ed i pavimenti (tende, porte interne e parquet).

5) Le modalità di pagamento corrette

  • I mobili o i grandi elettrodomestici devono essere pagati con bonifico bancario o postale “parlante”, con carta di credito o bancomat;
  • Nei bonifici va indicata la stessa causale utilizzate per gli interventi di recupero edilizio oltre al codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita iva o codice fiscale del venditore;
  • Il pagamento con assegno o contanti fa perdere il diritto alla detrazione.

6) Quali documenti conservare

  • Per i pagamenti con bonifico occorre conservare la ricevuta; per i pagamenti con carta di credito occorre conservare la ricevuta della transazione e l’estratto conto.
  • La fattura di acquisto dei mobili e/o grandi elettrodomestici e le fatture della ristrutturazione edilizia “abbinata” ai mobili.

7) Come si recupera il bonus mobili

  • Il bonus mobili si recupera nel 730 o Unico PF e la ripartizione è in dieci anni. Esempio: fattura di acquisto di un divano per 2.000 euro. La detrazione ammessa è pari a 1.000 euro da dividersi in 10 anni ovvero 100 euro all’anno.

8) Il limite di spesa

  • La spesa di acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici non può superare i 10.000 euro e tale limite va riferito al singolo immobile e non ai contribuenti beneficiari. Per cui se, ad esempio, vi sono due contribuenti tale limite non viene raddoppiato ma va suddiviso tra di loro nella misura di 5.000 euro ciascuno.

 

 

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>